Mamma o non Mamma. Intervista alle autrici

mamma-o-non-mammaLe madri hanno sempre ragione, recita un vecchio adagio popolare. È vero? Forse. A questa domanda fondamentale rispondono Carola Susani ed Elena Stancanelli, autrici di “Mamma o non Mamma” (Feltrinelli, 2009).

Due scrittrici e un tema: la maternità. Come avete concepito il libro?
Elena – “Dentro un’amicizia e dopo innumerevoli conversazioni, abbiamo deciso di mettere in ordine i pensieri. Farne un libro è stato naturale. Ci piaceva l’idea di batterci con lealtà, di confrontarci da due posizioni opposte ma dentro un totale rispetto e una infinita curiosità per le posizioni dell’altra. Questo libro è anche un omaggio alla capacità di ascoltare e includere che pensa cose diverse da te.”
Carola – “Sì, siamo partite ciascuna dalla curiosità per lo sguardo sul mondo dell’altra. E anche dalla paura. Ci siamo scritte delle lettere, ci siamo aggredite e trattate con riguardo. Volevamo provare a superare la dannazione per cui avere due visioni radicalmente diverse del mondo allontana e contrappone. Perciò ci siamo irritate, ma anche sforzate di comprendere e a volte placate.”

E’ un libro “femminile” o è destinato a chiunque vede nella maternità un grande dono?
Elena – “E’ un libro per tutti, che le donne maneggiano con più naturalezza. E’ un libro perfino per chi pensa che nè la vita nè la maternità siano un dono ma un accidente della natura.
Carola – “È un libro aperto che parla alle donne e non disdegna gli uomini perché parla del mondo che viviamo e la scelta della maternità è un tema trampolino.”

Qual è, secondo lei, ai giorni nostri la maggior difficoltà nell’essere madre?
Elena – “Se stesse, la paura della solitudine, l’avversione a scommettere sul futuro. Ma per quanto mi riguarda, porrei anche la domanda contraria: qual’è secondo voi la necessità di essere madre?”
Carola
– “La prima difficoltà credo sia la paura, il senso di incertezza. Forse un senso di responsabilità eccessivo che diventa paralizzante. Questo per quel che riguarda la difficoltà di diventare madre. Poi, a bimbo nato, la maggiore difficoltà è la solitudine, e l’angoscia nutrita dalla solitudine. Attorno a ogni donna che partorisce dovrebbe esserci una piccola corte d’amore, discreta, quasi invisibile ma sempre presente, che costruisca uno spazio accogliente ed escluda l’abbandono. Una volta nel bene o nel male lo facevano le parenti, le zie, nel Sud del mondo le donne della famiglia hanno ancora questo ruolo. Qui in Occidenta siamo abbandonate alla solitudine e al silenzio.”

L’attesa. E’ l’atto prima, il momento in cui sogni, paure e desideri iniziano a mischiarsi. Cosa ne pensa?

Elena – “Non amo l’attesa, e non solo quella della gravidanza. Preferisco quel posto dietro l’angolo, dopo la sconfitta, nel quale non c’è più niente da attendere. Lì, mi sembra, stanno i pensieri migliori e le persone più amate.”
Carola – “Uno strano posto angoscioso e allegro dove si impara ad essere infestate.”

La maternità cos’è?
Elena – “Chiedereste a Obama cosa significa essere bianco?”
Carola – “Per quanto mi riguarda la maternità è una lunga e snervante educazione alla libertà degli altri. Più o meno come vivere.”

E infine: “Mamma o non mamma”?
Elena – “Se ci fosse uno lettuccio per me proprio su quella “o” in mezzo, ci starei benissimo. Ma visto che devo scegliere dico non Mamma.”
Carola – “L’una o l’altra, se vi piace, purché non diventino corazze o prigioni ma, se non portoni spalancati, almeno finestre.”

Elena Stancanelli si è laureata in Lettere moderne a Firenze e ha frequentato a Roma l’Accademia d’Arte Drammatica. Il suo romanzo d’esordio, Benzina (Einaudi 1998), ha vinto il premio Giuseppe Berto. Dal romanzo successivo, Le attrici (Einaudi 2001), la regista Monica Stambrini ha tratto un film. Collabora con “Max”, “Amica”, “Gulliver”, “Tutte Storie”, “Cosmopolitan”, “MarieClaire”, “Il secolo xix”, “il Corriere della Sera”, “la Repubblica”, “il manifesto”e “l’Unità”. Ha pubblicato per Laterza il libro Firenze da piccola.

Carola Susani
è nata a Marostica. Ha esordito con il romanzo Il libro di Teresa (Giunti 1995). Con Feltrinelli ha pubblicato, nella collana “Kids”, Il licantropo (2002) e Cola Pesce (2004). Nel 2005 è uscito Rospo per i tipi di Gaffi, che contiene due radiodrammi e, nel 2006, la raccolta di racconti Pecore vive (minimum fax, finalista al premio Strega 2007). Collabora con “Perap”, “Linea d’ombra” e “Nuovi Argomenti”.